Sabato 30 luglio 2016 nella suggestiva Piazza dedicata al Poeta belmontese, nel centro storico di Belmonte Calabro, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei vincitori della XXIII Edizione del Premio Letterario “Galeazzo di Tarsia” organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
Il Presidente, Giovanna Ruggiero, dopo i saluti rivolti al pubblico, alle autorità civili e religiose presenti ed ai concorrenti, ha messo in rilievo che il Premio, grazie all’impegno dell’Associazione, che lo ha istituito nel 1993 sotto il patrocinio della Rivista “Calabria Letteraria” e dell’Amministrazione comunale, ed al contributo culturale, professionale ed umano dei prestigiosi componenti della Giuria, ha preservato negli anni la sua singolarità che consiste nella premiazione di saggi scritti inediti su un tema proposto annualmente dalla Giuria e deliberato dal Consiglio di Amministrazione dell’Associazione. La Pro Loco ha, inoltre, portato avanti un’ iniziativa meritoria, quella di pubblicare nel luglio 2004 gli “Atti del primo decennio del Premio 1993/2003” e nel luglio 2009 gli “Atti del quinquennio 2004/2008”. Ambedue le edizioni, sotto il titolo “Tra Storia e Letteratura” curate dal Prof. Fausto Cozzetto, docente di Storia moderna presso l’UNICAL e membro della Giuria, sono state edite dall’Editoriale Progetto 2000 del Dott. Demetrio Guzzardi.
Il Presidente ha, inoltre, rilevato come il tema della presente edizione “Il neorealismo nella letteratura e nel cinema” non sia stato facile da trattare poiché non è facile dare una definizione di Neorealismo, dal momento che non si tratta tanto di un movimento culturale o di una corrente letteraria dal manifesto poetico ben definito o dalle caratteristiche comuni, quanto di una tendenza e di un “clima” complessivo della cultura e della narrativa italiana degli anni ‘40-’50. Si può quindi parlare di un orientamento di diversi autori verso un rinnovamento tematico, contenutistico e linguistico della letteratura e del “fare” letteratura. Questa esigenza di cambiamento coincide del resto con il mutamento della situazione politica italiana, con il passaggio dal fascismo alla repubblica, attraverso la drammatica esperienza del secondo conflitto mondiale e della guerra di Liberazione.
Il cinema neorealista è caratterizzato da trame ambientate in massima parte fra le classi disagiate e lavoratrici, con lunghe riprese all’aperto, e utilizza spesso attori non professionisti per le parti secondarie e a volte anche per quelle primarie. I film trattano soprattutto la situazione economica e morale del dopoguerra italiano, e riflettono i cambiamenti nei sentimenti e le condizioni di vita: speranza, riscatto, desiderio di lasciarsi il passato alle spalle e di cominciare una nuova vita, frustrazione, povertà, disperazione. Le scene sono girate quasi esclusivamente in esterno, per lo più in periferia e in campagna; il soggetto rappresenta la vita di lavoratori e di indigenti, impoveriti dalla Guerra.
Dopo il saluto del Sindaco di Belmonte Calabro, Dott. Francesco Bruno, e del nuovo parroco, Don Giuseppe Di Salvo, sono intervenuti Vincenzino Ruberto, Presidente regionale UNPLI Calabria, del cui Consiglio fa parte la Presidente della Pro Loco di Belmonte Calabro, e Antonello Grosso La Valle, Presidente del Comitato provinciale UNPLI Cosenza che si sono soffermati sull’ alto valore meritorio delle Pro Loco divenute i numi tutelari a salvaguardia dei beni immateriali delle località in cui operano.
La Giuria del Premio, composta dal Presidente, Avv. Paolo di Tarsia di Belmonte, discendente del poeta, dal Prof. Antonello Savaglio, dal Dott. Attilio Sabato, dal Dott. Gabriele Turchi, stimato storico, segretario-coordinatore del Premio al quale si deve in buona parte la durata nel tempo e la qualità del Premio, dalla Prof.ssa Rosa Maria De Lorenzo Scialis e dal Presidente della Pro Loco ha assegnato il I° Premio alla Dott.ssa Sofia Vetere di Cosenza, il II° Premio alla Dott.ssa Maria Graziella Caputo di Mendicino (CS) ed il III° Premio alla Dott.ssa Angela Costanzo di Cosenza. Di grande interesse e pregnanza gli interventi di due dei vincitori presenti per il ritiro del Premio.
La serata è stata allietata da brani musicali di Luther Henderson, Donato Semeraro, David Short, Nunzio Ortolano, Jeon Hun eseguiti in modo ineccepibile dal quintetto “The Fire Brass” composto da Stefano Scanga e Daniel Ibarra alla tromba, Fulvio Siciliano al corno, Alessio Paradiso al trombone e Luigi Spina alla Tuba.
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